“A ogni Domenica… il suo Bene!”

La Caritas diocesana di Amalfi – Cava de’ Tirreni, in vista dell’VIII Giornata Mondiale dei Poveri il prossimo 17 Novembre intende animare il territorio e sensibilizzare le persone sostenendo l’Emporio diocesano.

Questa proposta nasce dal cuore e dalla necessità, attraverso la quale ogni parrocchia potrà impegnarsi nella raccolta di un bene specifico, selezionato per ciascuna domenica. Si tratterà di beni essenziali, di prima necessità, da donare al nostro Emporio Solidale, il punto di riferimento per molte famiglie che, attraverso la “card a punti”, possono accedere in modo dignitoso e rispettoso ai prodotti necessari.

Perché la raccolta sia efficace e risponda alle esigenze di chi si affida al nostro servizio, è fondamentale che ciascuno di voi si attenga al bene indicato di settimana in settimana, acquistandolo nella marca e nel formato suggerito. Se in qualche zona della Diocesi ci fossero altri marchi rispetto a ciò che proponiamo o già distribuimo si possono preferire purchè poi, in quella zona sia tutti orientati a quei marchi presenti. In questo modo, possiamo garantire la tracciabilità di ogni prodotto e assicurarci che risponda ai criteri necessari per una corretta distribuzione e per il buon funzionamento della card a punti, offrendo un sostegno concreto, dignitoso e, soprattutto, efficace.

Vi invitiamo, quindi, a farvi promotori di questa iniziativa nelle vostre comunità parrocchiali, coinvolgendo famiglie, giovani e anziani, affinché il nostro Emporio Solidale possa diventare sempre di più un luogo di speranza, in cui ogni persona trovi, grazie alla generosità di tutti, il necessario per una vita dignitosa.

Vi ringraziamo sin da ora per la vostra partecipazione e per il vostro cuore aperto alla solidarietà. Insieme, trasformiamo ogni domenica in un’opportunità per fare il bene e rafforzare il senso di comunità che ci lega.


  • FAQ…

Risposta: L’Emporio prevede una traciabilità dei prodotti che vengono poi donati alle persone. Questo significa che ogni singolo prodotto deve essere caricato su un gestionale, creare una categoria, una tipologia, inserire il suo codice a barre e il lotto di produzione, dare un valore numerico e sistemarlo sugli scaffali. Avendo, ad esempio, 20 o più prodotti differenti questo significherebbe che ogni bene dovrebbe essere caricato singolarmente e moltiplicare all’infinito le azioni del gestionale. Si può, quindi, facilmente intuire come tutto diventerebbe impossibile.

Risposta: Si può sempre partecipare! Nella lista indichiamo una serie di marchi che già abbiamo in carico e che vengono prelevati dai nostri scaffali. Questo non significa che non se ne possono aggiungerne altri ma solo che non è immaginabile aggiungere singoli prodotti per marchio. Quindi, in estrema sintesi, facendosi aiutare dal proprio Parroco oppure, se presente, dal referente della Caritas parrocchiale si ricerca il marchio più facilmente recuperabile sul territorio e ci si orienta tutti sullo stesso. In questo modo tutto diventa più semplice da gestire.

Risposta: Ogni persona che viene presso la Cittadella diocesana viene presa in carico insieme alla sua storia, la sua famiglia e a tutti una serie di altre informazioni. Questo ci permette di conoscere a fondo sia la persona sia la sua fragilità, a questo punto invece di dare semplicemente dei beni di cui poi si perde traccia viene loro consegnata una Card con dei punti con la quale potrà scegliere ogni prodotto (alimentare, per l’igiene della casa, della persona, per la scuola o la salute) secondo quanto effettivamente occorre. Inoltre questo ci fa anche monitorare le sue scelte e, spesso, andare all’origine del problema oltre la semplice richiesta per cui arriva in Caritas.

Risposta: Assolutamente no! I punti sono solo uno strumento per aiutare a comprendere che i beni prelevati hanno un valore e un costo sostenuto dalla Caritas oppure dai donatori per loro. Il sistema dei punti, quindi, serve per responsabilizzare e comprendere che quel prodotto al loro donato è comunque costato a qualcuno e che quindi va tutelato e non sciupato.

Risposta: Certo, sarebbe molto più facile anche per noi ma l’aiuto alimentare dato tramite un pacco impersonale e preparato da altri non tiene conto di tante cose come, ad esempio: allergie, intolleranze, gusto personale, utilità del bene ecc… Inoltre l’idea del pacco nata più di 60 anni era un emergenza pensata quando c’era la guerra o qualche calamità che oggi, ringraziando Dio, nel nostro quotidiano non sussiste. SI tenga conto pure che per anni sono stati dati “pacchi” spesso con cose sciupate, buttate o lasciate in giro perchè non valorizzate. Il cambiamento, l’innovazione e l’attenzione profonda all’altro costa, senza dubbio, sempre un pò di fatica in più per tutti ma dona dignità e riscatto a chi viene privato di tutto non solo dei soldi.

Risposta: La Caritas è diocesana e segue tutto il territorio sia nella zona Costiera sia nella zona Cavese. Non esiste la Caritas di Cava. La Cittadella è stata realizzata a Cava perchè è la zona maggiormente abitata ma, questo, non significa che si aiutano solo le persone di questa zona pastorale. La nostra azione mira, in svariati modi, ad essere vicino a ogni singola perona della Diocesi sia tramite le Parrocchie o i Referenti delle Caritas parrocchiali sia con la nostra presenza fisica a Cava e una volta al mese anche in Curia ad Amalfi. La Caritas può essere raggiunta in qualsiasi modo e ci si attiva per essere compagni di strada senza nessuna distinzione.

Risposta: Puoi contattare la parrocchia oppure seguire i canali social della nostra Caritas su cui vengono diffuse tutte le info necessarie per conoscere le iniziative e la quotidiana vita di questo Organismo Pastorale dell’Arcidiocesi. I prodotti acquistati sui vari territtori possono essere portati la domenica a messa in chiesa e poi sarà nostra cura, oppure della parrocchia, far giungere tutto qui in Cittadella.

Risposta: L’iniziativa è rivolta a ogni singola persona a prescindere dal credo, dalla nazionalità o da altro. Non è obligatorio partecipare a messa, se si riesce si può interagire con la parrocchia della zona per raccogliere quanto raccolto in quella zona specifica oppure contattare direttamente la Caritas diocesana con cui organizzare il possibile ritiro. Ovviamente si tiene conto di tanti aspetti e ci si confronta come sia più utile per tutti.

Risposta: Si, è sempre possibile visitare i locali della Cittadella anche per comprendere il processo innovativo avviato e i vari servizi offerti che non si limitano solo all’Emporio. Per fare questo e magari portare i prodotti che si intendono donare bisogna telefonare allo 089 2965008 giorni dispari dalle 10.00 alle 13.00 – Mar e Gio dalle 16.00 alle 20.00 per prendere un’appuntamento.

Risposta: Certo che sì! Sia presso le varie Caritas parrocchiali presenti in molte Foranie della Diocesi sia presso la quella diocesana è sempre possibile dare una mano a fare bene ciò che il Vangelo ci chiede di fare. Per le Caritas parrocchiali bisogna chiedere al Parroco di riferimento mentre per la Caritas diocesana bisogna fissare un colloquio con il Direttore.

Risposta: Assolutamente no! Per l’Emporio non contano i marchi ma facilitare la gestione dei prodotti così come la legge prevede. Pur essendo un’attività di solidarietà siamo tenuti ugualmente a gestire i prodotti alimentari così come avviene in un minimarket. Questo, quindi, non crea discrimine ma, per l’appunto, facilita il lavoro dei volontari che raccolgono, caricano sul gestionale, sistemano nel magazzino, riforniscono gli scaffali e hanno cura che tutto proceda come si deve.

Risposta: Assolutamente no. I prodotti per l’igiene della persona e della casa sono meno vincolati dalla legge sulla traccibilità e classificazione. Ovviamente, anche in questo caso, avendo meno marchi da inserire nel gestionale diventa tutto più semplice per la gestione e la cessione del bene. Tutti i beni, infatti, vengono caricati e ceduti tramite il cosice a barre stampato sull’etichetta.

Risposta: Purtroppo no. La legge sulla tracciabilità e sulla corretta gestione degli alimenti lo vieta e, quindi, non possiamo gestire prodotti del genere.

Risposta: Nessuna burocrazia! Questo è quanto richiesto dalla normativa e noi tutti, anche per la tutela delle persone, siamo chiamati a rispettarla. Abbiamo fatto una scelta che da una parte ci facilita e ci fa entrare nella vita delle persone in maniera più rispettosa, dignitosa ed efficace e dall’altra ci chiede un po’ di impegno in più. S. Teresa di Calcutta diceva: Il bene va fatto bene, e quindi proviamo a farlo bene.

Risposta: No. SI può donare qualsiasi cosa sia utile alla vita quotidiana delle persone. Si pensi, soprattutto, a cosa oggi costa di più ed è più difficile trovare. Per orientarsi basta entrare in un qualsiasi minimarket e vedere cosa vi si trova. Il nostro Emporio è orientato alla stessa maniera proprio per dare alle persona l’opportunità di trovare tutto e non solo beni primari.