Emporio della Solidarietà: una grande sfida a favore dei più poveri.

Idea.

È stato avviato l’iter per la realizzazione del nuovo Emporio della Solidarietà della Caritas diocesana. Progetto approvato di duecentomila euro: centottanta finanziati da Caritas Italiana e venti dalla nostra Caritas diocesana. Sarà il terzo in Campania e il primo nella provincia di Salerno che potrà contare su diverse esperienze simili già avviate a partire dal 2008 in grandi città come Roma e Milano. Purtroppo, come si evince dal Rapporto sulla Povertà, sono sempre più famiglie o singoli italiani che si rivolgono ai centri Caritas o agli empori solidali per aiuti alimentari. Il nostro territorio non è da meno.

 

Cos’è  e Come Funziona.

L’emporio sarà un vero e proprio minimarket di grande metratura munito di cassa automatizzata, carrelli, scaffali e una variegata tipologia di prodotti. Filtro determinante dell’operato Caritas resterà il Centro di Ascolto diocesano o parrocchiale ove ci sia. La persona “bisognosa”, dopo aver fatto l’ascolto e valutato il caso, invece di vedersi recapitare una serie di alimenti decisi da una terza persona riceverà, per un tempo predefinito, una card con dei punti a valore economico. Con questa card potrà accedere all’emporio e scegliere liberamente i prodotti più idonei anche secondo un gusto personale o una libertà di scelta che non le può essere preclusa solo perché si trova in uno stato di bisogno.  Come si evince facilmente questo strumento punta a ridare la dignità di scelta, la possibilità di gestire in prima persona il budget ricevuto e, valore importantissimo, accompagnare la persona capendo come impiega le risorse e, laddove necessario, formandola anche nella corretta gestione del bilancio familiare con corsi specifici.

 

Modalità.

All’inizio l’Emporio osserverà dei turni a volte mattutini e altri pomeridiani e all’interno della struttura le persone saranno accolte e aiutate a fare la spesa dai facilitatori. I volontari saranno un’altra risorsa molto importante. Ed è proprio sulle persone che potranno mettere a disposizione parte del proprio tempo libero o competenze che la Caritas punta per garantire continuità e correttezza del servizio.

 

Finalità.

Questo progetto non si arroga l’idea di essere sufficiente a eliminare le situazioni di disagio ma, combinato con le altre forme di sostegno previste dai centri di ascolto, di certo permetterà di evitare l’assistenzialismo immediato e la dipendenza che a volte si crea nelle persone e non le invoglia a mettersi in gioco. Si eviteranno possibili sciupi alimentari e di ricevere più aiuti alla stessa persona che potrebbe fare una serie di giri non facilmente tracciabili. Al centro del progetto, dunque, libertà di scelta, dignità e autonomia nel gestire un aiuto prezioso che la Comunità elargisce senza però delegare solo a un piccolo gruppo.

 

Partner.

La proposta parte dalla Caritas diocesana e sarà aperta a ogni tipo di associazione, ente, industria, negozio, gruppo o qualsiasi persona che vorrà impegnarsi gratuitamente in questa svolta nell’essere animatori della solidarietà sul territorio. Buona sintonia già si è sviluppata con l’Amministrazione di Cava de’ Tirreni e con alcune realtà che si sono rese disponibili nel collaborare. Ampio spazio sarà dato a ogni singola parrocchia dell’Arcidiocesi che potrà giocare un ruolo fondamentale in tutta l’azione del progetto.

 

Strumenti.

La trasparenza su tutto ciò che entrerà e uscirà dall’emporio sarà l’altro obiettivo di primaria importanza, poiché questa è vista anche come mezzo per acquisire credibilità nei confronti della grande distribuzione e incentivarne in tal modo le donazioni. A tal proposito ci siamo dotati di un programma di nome CARIGEST che aiuterà, secondo la normativa sulla tutela della privacy e la dignità della persona, a controllare gli ascolti, il giusto stoccaggio degli alimenti, la tracciabilità del prodotto, la classificazione delle merci, le scadenze e tutto ciò che compete il mondo della grande distribuzione. Infine permetterà anche alle parrocchie che lo vorranno di mettere in rete le info e leggere sempre con maggiore puntualità e precisione i bisogni del nostro territorio.  

 

Collocazione.

L’Emporio nascerà a Cava in quanto la cittadina metelliana rappresenta la zona pastorale della Diocesi con il più alto numero di abitanti. Per la zona Costiera sarà reso disponibile un pulmino che porterà a disposizione delle varie Caritas parrocchiali o delle stesse famiglie che lo richiederanno eventuali beni alimentari che potranno scegliere anche tramite un servizio virtuale dal nuovo sito della Caritas diocesana.

 

Progetto “Non di Solo Pane” realizzato dalla Caritas Diocesana di Amalfi – Cava de’ Tirreni sostenuto dai fondi dell’8xmille e da Caritas Italiana.